martedì 28 ottobre 2008

IFK Göteborg



Il 2007 è stato l'anno del ritorno ad alti livelli per l'IFK Göteborg. Dopo ben 11 anni di delusioni e campionati mediocri (con il rischio retrocessione in Superettan, nel 2002), una delle squadra più titolate della Scandinavia (anche 2 Coppe Uefa -1982 e 1987- nel suo palmares) è tornata a vincere l'Allsvenskan in volata su Kalmar e Djurgarden.
Nella stagione attuale, che si concluderà tra due giornate, i Blåvitt non hanno saputo ripetersi in campionato che li vede attualmente al quarto posto (l'Helsingborgs, ha però una partita in più) a -7 dal vertice, ma hanno trionfato in Coppa di Svezia battendo in finale proprio il Kalmar per 5 a 4 ai calci di rigore.
La chiave di volta di questa rinascita è stata l'investimento su diversi ragazzi giovani, ma di notevole prospettiva, che meritano perciò di essere conosciuti meglio.

Ragnar Sigurdsson, nasce il 19 giugno 1986 a Árbær un sobborgo di Reykjavík. Cresciuto nel locale club del Fylkir, nel 2007 arriva in Svezia su segnalazione di Håkan Mild.
Destro naturale, fisico longilineo, potente (187 cm per 85), atletico, resistente, l'islandese è un difensore centrale (nel Goteborg gioca sul centro sinistra di una difesa a 4) dinamico e reattivo, aggressivo ma generalmente pulito in marcatura e quasi insuperabile sui palloni aerei. Tecnicamente non è niente di eccezionale, ma non disdegna qualche sganciamento palla al piede dalla terza linea per iniziare l'azione qualche metro più avanti. Meglio il primo anno in Svezia, rispetto al secondo, titolare nella nazionale islandese, è uno dei prospetti più interessanti del panorama nord europeo, nel suo ruolo.

Valutazione : 6,5.

Mattias Bjärsmyr, nasce a Hestra, vicino a Gislaved il 3 gennaio 1986. Dopo diverse presenze nel Husqvarna, (serie C svedese), nel 2005 passa al Goteborg nel quale debutta il 30 maggio dello stesso anno contro l'Elfsborg.
Il destino ha valuto che nella partita decisiva per l'assegnazione dell'Allsvenskan 2007, contro il Trellerborg, fosse a soli 21 anni il capitano della squadra. Casualità (mancavano Alexandersson e Johansson), ma fino ad un certo punto: la spiccata personalità è uno dei maggiori punti di forza di questo ragazzo che anche quest'anno è stato il migliore difensore del campionato.
Centrale di destra e compagno di reparto del già citato Sigurdsson (una delle più giovani coppie d'europa), Bjärsmyr, destro naturale, è un regista difensivo tatticamente intelligente, dal fisico longilineo (186 cm per 81 kg), elastico, dinamico, reattivo. Difensore completo, sia sotto il profilo tecnico, che atletico, in genere riesce sempre ad essere ben concentrato durante tutti i 90 minuti di gioco e sa rendersi pericoloso anche sulle palle inattive offensive.
Nazionale svedese.

Valutazione: 7.

Sebastian Eriksson, nasce il 31 gennaio 1989. Acquistato nel 2006 dall'Åsebro, fa il suo debutto in prima squadra l'anno dopo. 185 cm per 72 kg, fisico longilineo, leggero, resistente, mancino naturale è un calciatore che per la sua notevole duttilità tattica può essere paragonato a Jan Vertonghen, mediano belga dell'Ajax da cui lo differenzia però una struttura fisica decisamente meno imponente. Esterno sinistro basso in una difesa a 4, laterale in una seconda linea sempre a 4, oppure mediano sinistro davanti la difesa, Eriksson fino ad ora è stato impiegato in diversi ruoli nel 4-4-2 degli svedesi (questo però con il passare del tempo potrebbe diventare un handicap). E' molto probabilmente nell'ultimo ruolo quello in cui riesce a dare il meglio di sè: deciso ed efficace in interdizione, bravo a non scoprire la sua zona, interessante nel rilancio dell'azione anche a lungo raggio sfruttando una capacità e precisione di calcio con il piede sinistro di buon livello.
Gioca regolarmente nella nazionale under21 svedese

Valutazione: 6,5.


Gustav Svensson, nasce il 7 febbraio 1987 a Göteborg. A parte alcune parentesi in club locali, viene aggregato nelle giovanili dell'IFK Goteborg fin da quando ha 14 anni. Dopo essersi conquistato il posto da titolare è diventato una della rivelazioni della stagione passata dei Blåvitt ed un punto di riferimento importante anche per l'under21.
Fisico normolineo, compatto, muscolare (183 cm per 82 kg), Svensson è una sorta di Gattuso svedese. Destro naturale, estremamente grintoso, duro nel contrasto, dinamico, ha una notevole capacità aerobica che gli permette di giocare con grandissimità intensità per tutti i 90 minuti di gioco.

Valutazione: 6,5.

Robin Söder nasce ad Alingsås, nel sud della Svezia l'1 aprile 1991. Nazionale under15, under16, under17 (di cui è stato capitano) ed ultimamente under21 (esordio quasi-record, lo scorso settembre), è stato acquistato dal Goteborg dal piccolo club del Stenungsunds IF nel dicembre del 2007. Dopo una decina di giorni dal suo debutto (1 luglio 2008 contro il Trelleborgs ), ha realizzato anche il suo primo gol da professionista decidendo al 91esimo la partita in transferta contro il Djurgårdens. E' stata la rivelazione assoluta dell'Allveskan 2008 ed è già entrato nel mirino di diversi club europei.
Fisico normolineo, leggero, è un attaccante che sa giostrare sia da prima (sa essere letale nei 16 metri) che da seconda punta, anche se preferisce partire fronte alla porta, attaccando lo spazio in velocità. Praticamente ambidestro, è rapido, veloce, agile, scattante, tecnicamente ben impostato, dimostra una spiccata personalità ed un'intelligenza (soprattutto nei movimenti senza palla) assolutamente non comune per quell'età.
Ricorda, per alcuni aspetti, il primissimo Shevchenko della Dinamo Kiev.

Valutazione: 7,5.

Il gruppo di giovani talenti interessanti dell'IFK Goteborg non si esaurisce però a questi ragazzi. Se questo è stato l'anno di Soder, non ci si può dimenticare che l'anno scorso ha debuttato in prima squadra a 15 (!!) anni Nicklas Barkroth, rapido e compatto attaccante classe 92 di cui sentiremo ancora parlare. Il compagno di attacco di Robin è spesso stato Puntus Wernbloom, un ex centrocampista classe '86 riciclato in un centravanti completo ed abile sia a concludere che rifinire. In seconda linea da non sottovalutare l'esplosione di Jakob Johansson, classe 90, mezzala atletica e bravo negli inserimenti. Di interessanti prospettive l'estremo difensore Erik Dahlin, classe 89, nazionale under21 ed il terzino destro classe 88 Erik Lund.

domenica 26 ottobre 2008

Sofiane Feghouli



Quando in Ligue 1 emerge un centrocampista con qualità tecniche sopra la media spunta puntualmente il paragone con Zinedine Zidane. Figuriamoci se poi il ragazzo in questione ha pure origini algerine, come nel caso di Sofiane Feghouli. Quanto poi questo accostamento sia azzeccato sembra non importare molto a nessuno visto che ricompare puntuale in ogni news di calciomercato (attualmente ancora poche sui media italiani, ma è solo questione di tempo) a dispetto del fatto che Feghouli abbia più le caratteristiche di un 8 (che guardacaso è anche il suo numero di maglia), che di un 10 puro come era Zizou.

Sofiane nasce a, Levallois-Perret, periferia nord di Parigi, il 26 dicembre 1989. Dopo alcune convocazioni nelle nazionali giovanili francesi (under17, under18 ed, ultimamente, under21) ed il debutto in prima squadra nell'aprile del 2007, Feghouli è stato uno protagonisti (26 presenze e 2 gol) nel campionato di Ligue 2 dello scorso anno che, con il terzo posto finale, è valso la promozione al Grenoble.
Attualmente è titolare indiscusso nell'undici di mister Mehmet Bazdarevic che sta disputando un torneo di notevole livello (splendida la vittoria di oggi in trasferta contro il Saint-Etienne -potenzialmente una gran squadra, soprattutto in prima e seconda linea- e sesto posto in classifica a meno quattro dal Lione capolista).

Destro naturale, 178 cm per 71 kg, fisico normolineo, compatto, agile, rapido e veloce, Feghouli nel 4-4-2 (che dà il meglio nello sviluppo di rapide transizioni offensive, piuttosto che nell'affrontare una difesa schierata) del trainer bosniaco in fase di non possesso, occupa il ruolo di esterno destro alto. L'interpretazione che ne dà, non è quella però di un ala classica, perchè ama tagliare verso il centro (l'ampiezza di gioco è garantita dagli sganciamenti dell'ottimo terzino destro Manfroi) appena la sua squadra entra in possesso palla. Dimostra spiccata personalità, si propone in continuazione con un continuo movimento su tutto il fronte offensivo. Il suo livello tecnico è eccellente, ha un gran controllo di palla, buona visione di gioco e, soprattutto, capacità balistiche, con entrambi i piedi, di gran livello. Piuttosto che rifinire l'azione, ama cercare la conclusione, calciando con potenza e dando un interessante effetto a diverse sue conclusioni che assumono una traiettoria particolarmente arcuata, per poi abbassarsi improvvisamente nei pressi della porta. Visto il ruolo in cui viene schierato (in partenza), la fase difensiva che gli viene richiesta non è da sottovalutare e lui vi si applica con discreta intensità.

Valutazione: 8.

Primo post...

E' diverso tempo che pensavo di aprire un blog in cui parlare di calcio. Qualcuno penserà "... l'ennesimo...". Vero. Ma, come per tutti i media che si occupano di questo sport, quelli che per conto mio lo trattano in maniera non superficiale sono pochi....